NON SOLO CINEMA:
abbiamo intervistato Valeria Castiello,
fotografa e autrice di viaggio.
Ecco cosa ci ha raccontato!

Buongiorno Valeria! Come e quando nasce la tua passione per i viaggi?

Buongiorno Massimo! Mi sono resa conto di avere l’animo da viaggiatrice quando ho fatto la prima vacanza-studio nel Regno Unito a 15 anni, partendo da sola: ho passato un mese da una famiglia britannica emozionandomi per ogni cosa. I miei non sono dei viaggiatori, per cui solo quando ho potuto esplorare da sola, ho iniziato a conoscermi meglio anche da questo punto di vista.

Nel tuo sito personale ti definisci “fotografa e autrice di viaggio”. Ci puoi spiegare meglio le tue attività?

Lavoro come libera professionista nel turismo: come guida abilitata in inglese e come fotografa e scrittrice di viaggio prevalentemente in italiano. Il mio sito personale Valeria Castiello – Viaggi consapevoli, da Roma alle Terre Polari riguarda questo secondo aspetto.

In entrambi i casi il leitmotiv è raccontare oltre la superficie, promuovere la bellezza e il rispetto dei luoghi.

Tramite il mio blog collaboro soprattutto con enti turistici legati al Nord e ai Poli, con servizi per viaggiatori e a volte pubblico su cartaceo: tra i nomi più noti per cui ho scritto e fotografato ci sono Nikon, Lonely Planet & Financial Times.

In particolare ami viaggiare nei paesi nordici e nelle regioni polari. Perché ami questi luoghi in modo così viscerale?

Provo un forte senso di appartenenza per i paesi nordici: amo le atmosfere intime e silenziose, le città sostenibili e i paesaggi sconfinati, gli inverni e il pattinaggio su ghiaccio. Le Terre Polari mi affascinano anche per la natura graffiante a cui l’uomo deve sottostare, e per vedere come uomini e animali si adattano alle condizioni estreme.

Ti sei laureata in Architettura, ma poi hai cambiato settore, e ti sei lanciata nel turismo. Perché?

Nel mondo del lavoro sono venuti meno i motivi per cui volevo diventare architetto: solo disegno, senza studio del territorio, solo edilizia, senza alcuna architettura. Un lavoro da tecnico-burocrate senz’anima. Dato che mi stava venendo l’esaurimento nervoso, ho capito che dovevo cambiare rotta. Ora utilizzo quello che ho studiato in maniera diversa: il liceo classico per scrivere, la composizione e la grafica per la fotografia, la storia dell’architettura per fare da guida a Roma, la mia formazione ambientale per promuovere un turismo responsabile. Naturalmente ho fatto anche corsi integrativi ad hoc e continuo a farli.

So che sei molto sensibile al tema dell’ambiente e dei viaggi sostenibili. Ami gli animali, e recentemente sei diventata vegetariana. Ce ne puoi parlare?

Come dicevo, ho preso coscienza dei problemi ambientali all’università, studiando progettazione sostenibile. Ora ho cambiato settore, ma continuo ad avere un orientamento green, dai viaggi all’alimentazione. Fino all’estate scorsa, consumavo carne rossa in maniera limitata, ma sapevo che sarei dovuta diventare vegetariana per coerenza con me stessa. Dopo essermi imbattuta nella mattanza delle balene alle Isole Faroe, ho smesso istantaneamente di mangiare carne e pesce.

È sempre grazie ai viaggi che ho imparato ad amare gli animali. Quando alle elementari mi portavano in gita allo zoo (!), macachi e foche mi sembravano solo delle belle statuine di scarso interesse, ma non appena li ho visti nei loro habitat, la mia prospettiva è cambiata.

Inoltre nel 2020 abbiamo adottato un cane che ci ricorda ogni giorno quanto gli animali siano straordinari.

Cosa puoi dirci invece dell’interessante progetto “Unexpected Rome – B&B Tours”?

Unexpected Rome è la Roma insolita che faccio scoprire nei miei tour in qualità di guida ufficiale, ma anche l’esperienza che io e mio marito offriamo nel nostro bnb sul colle Viminale, a casa di due romani.

Ci sono voluti viaggi e trasferimenti per farmi capire che qui avrei potuto fare un lavoro ad hoc per la mia formazione e per le mie attitudini.

Sei una delle admin del più importante gruppo Facebook di amanti dell’Islanda. Ci puoi raccontare qualcosa del tuo ruolo nel gruppo e sulla tua passione per l’Islanda?

Fatta eccezione per Maurizio Amato (il fondatore), nessuno di noi amministratori ha un ruolo specifico, ma posso raccontarti invece che ruolo ha l’Islanda per me.

Da quando l’ho visitata la prima volta nel 2014, la mia passione per fotografia e storytelling è esplosa, ho aperto il mio blog di viaggi omonimo e ho pubblicato una guida cartacea sull’isola. Piano piano, ho capito che non era solo la meta ad avermi folgorata, ma proprio il mondo dei viaggi e del turismo in sé, e che avrei voluto raccontare la bellezza dei luoghi e promuoverne loro conservazione.

Se ora sono una libera professionista del settore, lo devo soprattutto all’Islanda.

Parlaci ora, se ne hai voglia, del tuo grande amore per la fotografia…

Prima ancora della fotografia amo la composizione, con la quale ho avuto modo di allenarmi studiando architettura, tra esami di composizione architettonica, studio della luce e della prospettiva.

Solo nel 2013 ho avuto la mia prima reflex e da lì il mio interesse per la fotografia è cresciuto esponenzialmente ed è diventato un tutt’uno con i viaggi. I miei generi prediletti sono la fotografia di paesaggio e di architettura, con i quali lavoro in modalità diverse. Con la prima lavoro dal punto di vista turistico, con la seconda anche dal punto di vista accademico, per pubblicazioni universitarie legate a Roma.

Domanda banale: quale è stato il viaggio che ti ha dato più emozioni a livello umano prima che a livello artistico-professionale?

L’Antartide. Il posto più incontaminato della Terra dove gli animali non hanno paura dell’uomo e i pinguini si avvicinano curiosi.

CineAvatar è un sito di cinema, quindi la domandina è scontata: i tuoi film e generi preferiti?

Il mio film preferito in assoluto credo sia Vertigo di Hitchcock. Amo Hitchcock, Kubrick e Tarantino. Mi interessano i film di qualità, niente cinepanettoni, per intenderci. Mi faccio conquistare dalle location interessanti e dalla fotografia: ebbene sì, ho apprezzato pure la Corazzata Potëmkin per questo motivo!

Guardo un po’ tutti i generi, ma ho chiuso con l’horror da adolescente: dopo aver consumato pellicole e pellicole da tachicardia, sono diventata troppo impressionabile.

In particolare, i film ambientati nei paesi nordici che preferisci?

The Secret Life of Walter Mitty è il mio preferito. È ambientato sia in Islanda che in Groenlandia (anche se Nuuk non è quella che si vede nel film!). In realtà mi piacciono soprattutto le serie ambientate nel Nord. Tra tutte Lillehammer e Ragnarok, da vedere in norvegese con i sottotitoli.

Quali sono gli ultimi 3 libri che hai letto?

“The Land of Maybe” di Tim Ecott, un libro sulle Faroe che mi ha accompagnata nel mio viaggio nelle isole quest’estate, “Una scelta d’amore – Avventure di un vegetariano in viaggio” di Stefano Tiozzo, perfetto per questa mia nuova scelta di vita e in ultimo, sempre su questa tematica, “La fabbrica della carne” di Ilaria Campanari, una pubblicazione che secondo me tutti dovrebbero leggere per acquistare consapevolezza.

Progetti/viaggi in cantiere nell’immediato futuro?

Non ho ancora nuove prenotazioni in mano, ma ci sono in ballo viaggi nordici, un ritorno in Sicilia e mete in cui ancora non ho mai messo piede, come le Galapagos per vedere la wildlife e la Siberia, per pattinare sul lago Bajkal ghiacciato.