Abbiamo intervistato Lea Borniotto, regista dell’atteso cortometraggio horror “Vindex Flamma”! Ecco cosa ci ha raccontato!

Buongiorno Lea! Come e quando nasce la tua grande passione per il cinema?

La mia passione per il cinema nasce da quando ero piccola, condivisa con mia sorella Vera. Già all’età di 7 anni “rubavamo” i film dalla cineteca di nostro padre (anch’egli appassionato di cinema). Le figure principali che ci hanno fatto innamorare di questo mondo sono stati Johnny Depp, Guillermo del Toro e Tim Burton.

Prima di parlare delle tue regie, mi piacerebbe soffermarmi sulla tua attività parallela di attrice. Nasci prima come attrice o come regista? Cosa ci puoi raccontare delle tue esperienze di attrice sotto la regia di altri?

Nasco in realtà prima come fotomodella poi successivamente come attrice e regista. Da attrice ho iniziato con il teatro per poi passare al cinema. Le esperienze che ho avuto sotto la regia di altre persone sono sempre state positive e molto formative per me. Per interpretare i personaggi prendo sempre spunto da Johnny Depp, come precedentemente citato. Mi piace l’idea di poter cambiare totalmente sia in modo fisico, mimico e facciale quasi come un “mutaforma” per ogni ruolo.

La tua prima co-regia, con tua sorella Vera, è datata 2020, con il cortometraggio sci-fi “Innermind”…

Si, esattamente. Innermind nasce dalla volontà di raccontare il mio vissuto nel periodo in cui sono stata malata di anoressia, evidenziando come la figura di mia sorella sia stata fondamentale per salvarmi la vita. Tutto il corto è sotto una chiave di lettura Sci-fi, con colori metaforici risaltati dalla fotografia di Edoardo Nervi. Abbiamo voluto che Innermind fosse un cortometraggio muto per poter essere letto in modo universale dal pubblico.

Foto di Katarina Sevicova

Sempre nello stesso anno giri un altro short, “Covid From Outer Space”. Di cosa parla?

Si, nello stesso anno ho girato insieme a Vera e Edoardo Nervi Covid 19 from outer space. E’ un corto che abbiamo girato con mezzi di fortuna a casa in pieno Lockdown, ispirandoci al film “Plan 9 from outer space” di Ed Wood, perciò con influenze vintage trash. Il corto ci ha dato molte soddisfazioni poiché, inviato a numerosi festival, ha girato il mondo, tra selezioni e premi.

“Space Misadventures” invece, correggimi se sbaglio, è una mini-serie tv?

Si è una mini-serie, tv sempre legata a Covid 19 from outer space, ed è il proseguimento del corto con altri due episodi, sempre girati in lockdown. La mini serie si trova attualmente su Opprime.tv.

Nel terribile 2020 sei attivissima, e giri altri 2 corti, “Their Voice” e “Absent”. Ce ne puoi parlare?

Sì, insieme a Vera ed Edoardo Nervi (Alienside Studio è il nome d’arte che ci siamo dati come trio di regia) abbiamo creato molto. Their Voice è un corto contro il maltrattamento sugli animali, poichè mia sorella ed io siamo vegane e molto sensibili all’argomento. Lo abbiamo diretto sempre con Edoardo e realizzato con il supporto di Animal Equality. Absent è stato uno dei miei primi lavori e non è un corto ma un video musicale, molto concettuale, realizzato per gli Scortilla e diretto insieme ad Edoardo Nervi.

Il 2021 è l’anno del tuo primo lungometraggio, “Custodes”, che poi è stato distribuito per la piattaforma horror HODTV. Come nasce questo progetto?

Sì, Custodes è stato diretto e creato come Alienside Studio, distribuito su HODTV grazie a Saturnia Pictures. Il film è stato prodotto da Mattia Stabile. Per la creazione del film ci siamo ispirati alle atmosfere dei film di Pupi Avati e Dario Argento, di genere Gotico/Horror. Come primo lungometraggio volevamo realizzare un film legato al mondo gotico vintage. Custodes è stato girato interamente in una villa originale dei primi del 900.

lea borniotto
Foto di Lorenzo Crovetto

L’anno scorso ha girato un altro short, “The Changing Man”. Cosa ci puoi dire di questa esperienza?

The Changing Man è un corto che ho girato insieme a Lorenzo Crovetto ed Edoardo Nervi. L’idea nasce da Lorenzo, un lavoro estemporaneo creato un po’ per “gioco”, di sicuro ci siamo diverti molto a girarlo e poi a montarlo. In sostanza la storia parla di un alieno un po’ particolare… il corto attualmente è disponibile su Vimeo.

Ed arriviamo ad un cortometraggio horror, molto atteso, che hai finito di girare da pochissimo, “Vindex Flamma”…

Vindex Flamma è il mio primo lavoro da regista in solitaria, con più produzioni alle spalle, ovvero: Saturnia Pictures, Ipnotica Film, Everglades film e Miami No Face Production in collaborazione con Roswell Film e Wazoo. É stato davvero emozionante poter giare per la prima volta con un’intera troupe a mia disposizione. Sono molto grata sia a tutto lo staff che alle produzioni per avermi dato fiducia in questo progetto. In questi giorni è stata appena terminata la post produzione del corto e a breve sarà pronto per la distribuzione. Con Vindex Flamma ho voluto denunciare ciò che hanno passato le donne durante il medioevo e far capire quanto, ai giorni d’oggi, ci sia ancora tanto radicato il maschilismo, come all’epoca. Ho preso spunto dalla cultura Wicca per quanto riguarda la parte fantasy del cortometraggio. Per i dialoghi mi sono ispirata a Quentin Tarantino, che ammiro molto.

Dalla tua filmografia traspare un grande amore per l’horror e la fantascienza. Quali sono di questi due generi i tuoi cult preferiti?

Sì, sono due generi che adoro da quando ero piccola e che mi hanno fatta sognare tantissimo. I miei 2 cult preferiti horror e fantascienza sono: Dracula di Bram Stoker e Blade Runner.

Foto di Davide Colagiacomo

Che tipo ti rapporto artistico e professionale hai con tua sorella Vera?

Il rapporto con Vera è di perfetta sintonia; quando lavoriamo, a volte, mi sembra che ragioniamo con lo stesso cervello.

Cosa ne pensi dell’attuale situazione del cinema horror e sci-fi italiano?

Attualmente penso che in Italia sarebbe necessario investire maggiormente in storie horror e fantascientifiche di calibro internazionale, piuttosto che le solite commedie banali. Ultimamente ho apprezzato molto il film horror italiano “A Classic Horror Story” di Roberto De Feo e Paolo Strippoli.

Progetti cinematografici futuri in cantiere?

Attualmente con Vera ho in cantiere due lungometraggi di genere gotico/fantasy, ma non posso fare spoiler..

Ti va di salutare in qualche modo i tuoi followers e i lettori di Cineavatar?

Saluto e ringrazio di voi leggerà questa mia intervista. Ho una frase di congedo da dedicarvi: “Ricordatevi sempre di sognare e non abbiate mai paura di uscire fuori dagli schemi”.