Abbiamo intervistato Giorgio Bruno,
regista degli horror “They Talk” e “Almost Dead”.
Ecco cosa ci ha raccontato!
Buongiorno Giorgio! Come e quando nasce la tua passione per il cinema?
Buongiorno a voi, la mia passione per il cinema nasce grazie a mio nonno, il padre di mia
madre. Egli era un grande appassionato di cinema e mi coinvolgeva sempre nella visione di
film fino a quando un giorno mi porto al cinema a vedere “Robin Hood” con Kevin Costner.
Era il 1990 e io avevo 5 anni. Fu amore a prima vista. Ho capito invece che volevo fare il
regista qualche anno più tardi dopo la visione di “Bad Taste” di Peter Jackson.
Il tuo esordio alla regia per un lungometraggio arriva, correggimi se sbaglio, nel 2008, con “Soli al fronte”, un drammatico-fantasy di guerra del quale non si sa molto. Hai voglia di parlarcene?
In realtà si trattava di un mediometraggio che realizzai con pochi spicci e tanta passione.
Nel 2013, quindi 5 anni dopo, dirigi “Nero infinito”, thriller basato su una sceneggiatura di Davide Chiara, che ti fa conoscere al grande pubblico. Come andò in quell’occasione?
Un disastro! “Nero infinito” era la mia voglia contro tutto e tutti di fare il mio primo
lungometraggio, ma la verità era che non avevo la benché minima idea di cosa raccontare.
Era tripudio di citazioni che non andavano da nessuna parte. Le critiche mi massacrarono e
avevano ragione. Mi dedicai dopo quel fallimento alla produzione e ho aspettato qualche
anno prima di ritornare dietro la macchina da presa con “Almost Dead”, film di cui vado
molto fiero.
Nel 2016 arriva “Almost Dead”, buon zombie-horror che trova un ottimo successo di critica e di pubblico…
“Almost Dead” lo considero ancora oggi il mio miglior film e quello che amo di più. È un film
in cui ho messo tutto me stesso. Il pubblico lo ha davvero apprezzato e ancora oggi la
critica ne continua a parlare bene. Sono molto felice.
Il 2019 invece per te è un anno molto proficuo, perché giri un horror, “My Little baby”, e un action con il grande Dolph Lundgren, “Hard Night Falling”. Ce ne puoi parlare?
“My Little Baby” purtroppo è stato un film vittima di problemi produttivi che ad oggi rimane
inedito. “Hard Night Falling” invece è stato venduto in tutto il mondo è ha riscosso un ottimo successo di pubblico. In Italia il film è in programmazione su Sky Cinema e Prime Video.
“They Talk”, un altro horror. Cosa si racconta in questo film?
Il film è stato co prodotto da Vision Distribution ed è uscito il sala il 28 luglio di quest’anno. Adesso lo trovate a noleggio su Prime Video e altre piattaforme, il 9 dicembre esce in dvd e Blu-Ray per CG Entertainment, e il prossimo anno sarà in programmazione su Sky.
So che in questo periodo stai girando un documentario…Di cosa si tratta, se non siamo indiscreti?
“Gli ultimi di noi” è un documentario che racconta le vite personali e professionali di Sergio Martino e Ruggero Deodato due registi che ho sempre amato e con cui in passato ho avuto il piacere di lavorare. Nel film è presente anche Davide Pulici, co-fondatore della rivista Nocturno.
Da come si può evincere dalla tua filmografia, sei un grande appassionato di pellicole thriller e horror, come lo sono molti lettori di CineAvatar. Quali sono i tuoi cult thriller e horror preferiti?
Mah, diciamo che i miei cult, oltre al già citato “Bad Taste”, sono la trilogia dei morti viventi di Romero, i film di Paul Verhoeven, e poi me ne vengono così tanti in mente che la lista sarebbe interminabile!
In futuro girerai altri horror? Ci puoi fare qualche anticipazione?
Certo! Ne sto già preparando uno, ma purtroppo non posso ancora parlarne.
Hai voglia di salutare in qualche modo i tuoi fan e i lettori di CineAvatar?
Mi fa tanto piacere sapere di avere dei fan! Vi saluto così: buon sangue a tutti!!!!