Abbiamo intervistato la giovane e promettente attrice Caterina Biasiol, tra le protagoniste di due importanti serie tv, “Summertime” e “Il silenzio dell’acqua”.
Ecco cosa ci ha raccontato!

Buongiorno Caterina! Quando nasce e con quali film la tua passione per la Settima Arte?

La passione c’è sempre stata, per ogni genere di film, passo da un “Old boy” ad un “Moulin Rouge”. Però non immaginavo di fare questo mestiere. 

Il tuo esordio nel mondo del cinema, correggimi se sbaglio, avviene con “Slam – Tutto per una ragazza” di Andrea Molaioli. Come andò in quell’occasione?

Non sbagli! Servivano persone che andassero sullo skate per questo film e sono stata presa un po’ per caso, e poi da cosa nasce cosa, mi sono lasciata trasportare da quello che stava nascendo.

Sempre nel 2016 sei nel cast dello short “Spazio alle storie”. Di cosa parla quest’opera? Che ruolo avevi?

Se non ricordo male si trattava di uno spot  per la catena dei cinema The Space, il mio era il ruolo di una ragazza ovviamente felicissima di andare al cinema (un po’ come me ahahah!). Faceva freddissimo quando lo abbiamo girato! 

L’anno dopo hai una parte in “Non c’è campo” di Federico Moccia. Che tipo di esperienza è stata?

Siamo stati un mesetto in Puglia, che meraviglia! 

Caterina Biasiol
Caterina Biasiol

“Il silenzio dell’acqua”, importante serie tv Mediaset: interpreti Laura, un personaggio fondamentale, anzi il “motore” del plot di questa fiction. Come è stato interpretare questo personaggio così particolare?

Non è stato semplice, per tante ragioni, ma ho un ricordo molto dolce di Trieste e delle persone che erano lì con me. Un ricordo fatto di volti. Lo rifarei, mille volte. 

Nel 2019 sei co-protagonista in un cortometraggio thriller, “Il Dio della Felicità” di Fabrizio Benvenuto, del quale non so nulla e sono molto curioso…

Il corto parla del rapporto di Rebecca (il personaggio che ho interpretato) con le pressioni della società di cui vuole entrare a far parte. È un corto coraggioso. Sono molto felice di aver lavorato con Fabrizio, lo stimo e sono molto affezionata a lui.

Eri nel cast anche della serie tv “Red Hour”. Puoi dirci qualcosa a riguardo?

Sono una serie di cortometraggi nati dalla collaborazione fra il Centro Sperimentale di Cinematografia e Campari. Sono stati proiettati durante il festival del cinema di Venezia nel padiglione dedicato a Campari. Una bella soddisfazione! 

Il 2020 è per te un anno importante, sei nel cast della nota serie tv NetflixSummertime” di Lorenzo Sportiello. Ce ne vuoi parlare?

“Summertime” ha una bella regia e una fotografia interessante, è un teen e parla ad un pubblico di giovanissimi. Se ci penso mi viene da sorridere, ho tanti tanti amici sul set, non sembra di lavorare. 

Caterina biasiol
Caterina Biasiol

Quali sono i film e i libri cult, quelli che ami di più e ti porteresti in un’isola deserta?

Amo alla follia leggere! Forse porterei più libri che film. Però non saprei dirti un titolo in particolare, amo molto la saggistica, i libri sul silenzio e quelli di strategia bellica cinese (non chiedermi perché, ahahah!).

CineAvatar è un sito di cinema letto da moltissimi appassionati di cinema horror. Ti piace il genere? Se si, quali sono i tuoi horror preferiti?

Mi piace moltissimo! L’horror è un genere che ho scoperto tardi, ma mi sto piano piano facendo un piccolo bagaglio di conoscenze. Non saprei dirti un titolo in particolare anche se qualche tempo fa, nonostante le polemiche sul finale, mi aveva colpito “Hereditary”. 

Progetti cinematografici in cantiere dopo “Summertime”?

Beh, c’è in cantiere la seconda stagione di “Summertime”! E poi.. un nuovo progetto di cui non posso ancora parlare, quello di cui sono più fiera da quando faccio questo mestiere. Ancora non posso credere di farne parte.

Hai voglia di salutare i tuoi fans e i lettori di CineAvatar?

Certo! Ringrazio CineAvatar e tutti i suoi lettori per avermi dedicato un po’ del loro tempo. La passione è tanta, ed è bello condividerla.