Ti mangio il cuore è il nuovo film di Pippo Mezzapesa con Elodie, presentato nella sezione Orizzonti di Venezia 79

Nel promontorio del Gargano vivono due famiglie appartenenti alla mafia pugliese, i Malatesta e i Camporeale, che si contendono il controllo del territorio. Le due famiglie hanno avuto cruente contese negli anni, tra cui l’eccidio della famiglia di Michele Malatesta, che segnò profondamente il clan. Quarant’anni dopo, le due famiglie sembrano aver instaurato una tregua, favorita anche da una terza famiglia, i Montanari, ma in questo periodo di calma apparente Andrea (Francesco Patané), figlio di Michele Malatesta (Tommaso Ragno) ed erede del clan, si innamora di Marilena (Elodie), moglie del boss Santo Camporeale, al momento latitante. Michele fa promettere al figlio di troncare questa pericolosa relazione, ma la promessa non viene mantenuta scatenando una faida violenta e brutale.

ti mangio il cuore trailer
Elodie in Ti mangio il cuore recensione

Ti mangio il cuore: dal libro al film

Presentato nella sezione Orizzonti della 79° Mostra del Cinema di Venezia e ora disponibile su Paramount+, Ti mangio il cuore è una pellicola profonda diretta dal regista Pippo Mezzapesa che sancisce l’esordio sul grande schermo della cantante Elodie.

Il film è tratto dall’omonimo libro d’inchiesta di Carlo Bonini e Giuliano Foschini, un classico gangster movie che abbraccia il genere romantico con una grande storia d’amore tormentata e una protagonista forte e coraggiosa.

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Elodie e il cast di Ti mangio il cuore recensione

Una passione pericolosa

Il film è interamente realizzato in bianco e nero e questo aspetto gli attribuisce, oltre a un’eleganza formale, un significato simbolico molto preciso. Tutto è vissuto senza ombre, tutto accade o alla luce del sole o nella più nera oscurità. Non c’è via di mezzo in amore e in guerra.

La passione proibita è chiaramente l’espediente narrativo perfetto per poter raccontare la lotta tra due spietate famiglie del territorio foggiano. La Guerra, quella che paga il sangue con il sangue, travolge tutti i protagonisti e nessuno riesce a sottrarsi a una condizione che segna la vita di intere famiglie e diverse generazioni. Nessuno si fida di nessuno, e questo porta inevitabilmente a una spirale di violenza senza fine.

L’archetipo narrativo alla Romeo e Giulietta è lampante, qui messo in atto in una chiave più moderna, pur conservando la sua antichità, soprattutto nella messa in scena della tragedia. A differenza dell’opera shakespeariana, nel film la violenza e il marcio si insidiano anche nel rapporto amoroso.

I due protagonisti sono magnetici. Elodie buca letteralmente lo schermo per presenza scenica e spontaneità. Francesco Patanè, invece, si trasforma, nello spirito e nel corpo: l’attore riesce a mutare il suo personaggio in maniera eclatante davanti agli occhi degli spettatori, cambiando lo sguardo, la voce, l’andatura e le intenzioni man mano che la storia procede.

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Elodie e Francesco Patanè in Ti mangio il cuore recensione

Brutale apnea

Mezzapesa ha il coraggio di rimanere estremo fino alla fine, non lascia un attimo di respiro fino quasi a soffocare la narrazione in diversi punti. Non è da considerarsi propriamente un difetto, ma, anzi, denota un linea registica molto personale che divampa come fa il fuoco, della passione e della violenza.

Il regista mostra dapprima l’efferatezza che s’impadronisce delle persone e poi il bisogno di vendetta che porta inevitabilmente alla furia omicida, con un ritmo serrato che non perde mai il punto focale della trama.

Ti mangio il cuore è un film vibrante, passionale e sovversivo. Un gesto di amore verso una storia taciuta e il coraggio di portarla alla luce in tutta la sua, prepotente, furia.

 

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