the eternal cycle of illusion
The Eternal Cycle of Illusion (2018) di Nicola Pattaro Pegg
Il giovane ma già prolifico regista trevigiano Nicola Pattaro Pegg ritorna, a brevissima distanza di tempo da “Leggende venete”, a girare un altro cortometraggio, l’ennesimo, che si intitola “The eternal cycle of illusion”.
È l’ultimo tassello, il terzo, della “Trilogia delle illusioni”. Si tratta di un cortometraggio autoprodotto, realizzato in pochissimi giorni e senza molti mezzi a disposizione (ma ben usati). Appartiene alla “new wave” del regista, cioè a quel pugno di corti autoriali e introspettivi di recente fattura, molto diversi a livello concettuale dalla maggioranza delle sue opere, più “commerciali” e simili a “Leggende venete”.
“The eternal cycle of illusion” parla dell’utopia illusoria dell’amore, e ne parla (seppur con toni e impronta “post-adolescenziali” nei testi del monologo che sorregge l’opera), in modo malinconico, realistico e disincantato. Il regista comunica al pubblico sensazioni di disagio ed inadeguatezza attraverso i due personaggi femminili (una reale, l’altra immaginaria).
the eternal cycle of illusion
Il poster di The Eternal Cycle of Illusion
Disagio ed inadeguatezza rispetto a qualcosa di così grande e inafferrabile, l’amore, ma nello stesso tempo crudelmente temporaneo, destinato ad estinguersi, e ad inondare di buio la realtà di chi, l’amore, lo vede sciogliersi tra le dita. Il montaggio alternato, la livida fotografia e le ottime e malinconiche interpretazioni delle due attrici esaltano perfettamente il messaggio della sceneggiatura, scritta dal regista insieme ad Anna Baldasso.
Selezionato al FI-PI-LI Horror Festival 2018, “The eternal cycle of illusion” segna un ulteriore passo avanti di Pattaro sia a livello contenutistico sia stilistico. Scommettiamo che il regista trevigiano non si cullerà troppo su queste parole d’elogio e sarà già febbrilmente al lavoro sul prossimo cortometraggio.