Dopo aver visto Predestination, un autentico gioiello che sviluppava una trama molto complessa con una sapienza e una padronanza registica invidiabile, l’attesa per un nuovo film di Peter e Michael Spierig era alle stelle.
Il primo, Saw Legacy, ottavo capitolo di una saga ormai svuotata di ogni buona intenzione, era un buon film per essere appunto un ennesimo episodio (di certo superiore a tutti gli altri sequel precedenti) e nulla più.
Il secondo, La Vedova Winchester, purtroppo cade ancora più in basso nonostante una premessa più che dignitosa.
LA CASA
La vicenda trae ispirazione dalla storia della Winchester Mistery House.
Sarah Winchester, vedova del famoso fabbricante d’armi convinta di essere perseguitata dai fantasmi, fece erigere una casa assurda e senza logica architettonica in perenne costruzione. Oggi è un’attrazione turistica, ma all’epoca era un vero e proprio “cantiere eterno”. Nel film seguiamo il Dottor Eric Price (Jason Clarke), ingaggiato dalla Winchester per dichiarare la vedova (Helen Mirren) inadatta a guidare la compagnia. Ovviamente, recatosi sul luogo, scoprirà che la donna è tutt’altro che pazza.
La premessa, appunto, è ottima: una suggestiva storia di fantasmi che può anche virare sul classico.
Quello che ci si trova di fronte, invece, è un groviglio di cliché senza fine.
FANTASMI?