Sundance Film Festival 2015: trionfa “Me and Earl and the Dying Girl” di Alfonso Gomez-Rejon. Ecco tutti i vincitori!

0
523
MeandEarlandtheDyingGirl_article_story_large-kpWF-U10401741302310cl-700x394@LaStampa.it
“Me and Earl and the Dying Girl”, l’originale dramedy di Alfonso Gomez-Rejon che parla del rapporto di amicizia tra un giovane introverso e una sua compagna di classe alla quale viene diagnosticata una grave forma di leucemia, ha trionfato al Sundance Film Festival 2015 conquistando il Gran Premio della Giuria e il Premio del pubblico (per quanto riguarda l’ambito U.S.). Incentrata sul tema, comunemente sentito, della lotta contro il cancro e sull’amore profondo e sincero, la pellicola rappresenta un vero affare per la Fox Searchlight che si è aggiudicata i rispettivi diritti stipulando un accordo milionario durante lo svolgimento del festival.
È la terza volta consecutiva che un film in concorso riceve i riconoscimenti più ambiti della rassegna, come già accaduto nel 2013 con “Fruitvale Station” e nel 2014 con “Whiplash” (candidato all’Oscar per il Miglior Film).
La vittoria di “Me and Earl and the Dying Girl” acquisisce un valore ancor più prestigioso ed importante, dal momento che quest’anno abbiamo assistito ad una competizione particolarmente accesa, dove l’attenzione della giuria e del pubblico era rivolta anche alle pellicole “Dope”, “The Witch” e “The Diary of a Teenage Girl”, che hanno comunque ottenuto altri premi importanti.
Oltre alla grande vittoria di Gomez-Rejon, la giuria del festival ha voluto assegnare il Gran Premio per il Miglior Documentario a “The Wolfpack”, vero omaggio al potere del cinema e all’istinto creativo: si tratta dell’intimo ritratto che la cineasta Crystal Moselle ha realizzato sul nucleo familiare dei sei fratelli Angulo, i quali, soffocati dalla scelta del proprio padre di farli uscire di casa soltanto in rare occasioni, alleviano la loro confinata esistenza attraverso la passione per il cinema, ricostruendo e reinterpretando le pellicole che più amano.
Al suo esordio dietro la macchina da presa, il giovane Robert Eggers riceve il premio per la miglior regia con “The Witch”, interessante racconto horror ambientato nell’Inghilterra del 17esimo secolo, mentre Tim Talbott ottiene quello per la migliore sceneggiatura grazie a “The Stanford Prison Experiment” di Kyle Patrick Alvarez, drammatica ricostruzione di un esperimento condotto nel 1971 dallo psicologo Philip Zimbardo. L’opera di Alvarez ha ricevuto anche il premio speciale dedicato a quelle pellicole che, ogni anno, affrontano argomenti di tipo scientifico e tecnologico.
A conseguire il premio per la miglior collaborazione creativa sono state la regista Jennifer Phang e la sceneggiatrice Jacqueline Kim, autrici dell’opera distopico-fantascientifica “Advantageous”, mentre la giuria ha assegnato altri due premi al tecnico del montaggio Lee Haugen, per la sua collaborazione nell’energico e burlesco lavoro di Rick Famuyiwa “Dope”, e a Brandon Trost per la sua ‘prospettiva’ in “The Diary of a Teenage Girl”, pellicola di Marielle Heller basata sul racconto della pubertà di una giovane ragazza negli anni ’70.
Nella ‘categoria documentari’, il pubblico ha voluto premiare “Meru” di Jimmy Chin e E. Chai Vasarhelyi, straziante cronaca del viaggio in Tanzania di tre tenaci scalatori desiderosi di raggiungere la cima della montagna. E’ inoltre Matthew Heineman a portarsi a casa il premio per la miglior regia con “Cartel Land”, documentario sulla ‘guerra’ della droga in territorio messicano.
Per quanto riguarda, invece, la competizione in ambito internazionale, il premio della giuria per il miglior film è andato a “Slow West”, il western dello scozzese John MacLean che vede come protagonisti Michael Fassbender e Kodi Smit-McPhee, mentre il film preferito del pubblico è stato “Umrika”, il ‘drama’ di Prashant Nair sul viaggio di un giovane ragazzo indiano che, dalla campagna, si spinge fino a Mumbai, in cerca del fratello scomparso. Nella categoria ‘documentari’, la giuria ha premiato come miglior film “The Russian Woodpecker”, inchiesta di Chad Gracia sul disastro di Cernobyl raccontato attraverso gli occhi dell’artista ucraino Fedor Alexandrovich, mentre la scelta del pubblico è ricaduta su “Dark Horse”, pellicola di Louise Osmond incentrata sul metodo con il quale gli abitanti di un piccolo villaggio del Galles riescono ad allevare un autentico cavallo da corsa.
La cerimonia di premiazione è stata presentata dall’artista comica Tig Notaro, che non ha perso l’occasione di ricordare agli spettatori in sala il ruolo da lei ricoperto negli anni ’90, come volontaria nell’organizzazione del Sundance, prima di intraprendere la carriera nel mondo dello spettacolo.
Proprio la presentatrice è stata indirettamente protagonista del festival, ispirando il soggetto di “Tig” di Ashley York, uno dei documentari in concorso.
Ecco tutti i nomi dei vincitori del Sundance Film Festival 2015:
U.S. DRAMATIC COMPETITION
Grand Jury Prize: “Me and Earl and the Dying Girl”
Audience Award: “Me and Earl and the Dying Girl”
Directing: Robert Eggers, “The Witch”
Waldo Salt Screenwriting Award: Tim Talbott, “The Stanford Prison Experiment”
Special Jury Award for Cinematography:
 Brandon Trost, “The Diary of a Teenage Girl”
Special Jury Award for Excellence in Editing: Lee Haughen, “Dope”
Special Jury Award for Collaborative Vision: Jacqueline Kim and Jennifer Phang, “Advantageous”
U.S. DOCUMENTARY COMPETITION
Grand Jury Prize: “The Wolfpack”
Directing: Matthew Heineman, “Cartel Land”
Audience Award:
 “Meru”
Special Jury Award for Social Impact: “3 1/2 Minutes”
Special Jury Award for Verite Filmmaking:
 “Western”
Special Jury Award for Breakout First Feature: “(T)error”
Special Jury Award for Cinematography: Matthew Heineman and Matt Porwoll, “Cartel Land”
WORLD CINEMA DRAMATIC COMPETITION
Grand Jury Prize: “Slow West”
Audience Award: 
“Umrika”
Directing: Alante Kavaite, “The Summer of Sangaile”
Special Award for Cinematography: Germain McMicking, “Partisan”
Acting: 
Jack Reynor, “Glassland”; Regina Case and Camila Mardila, “The Second Mother”
WORLD CINEMA DOCUMENTARY COMPETITION
Grand Jury Prize: “The Russian Woodpecker”
Audience Award: 
“Dark Horse”
Directing: Kim Longinotto, “Dreamcatcher”
Special Jury Award for Unparalleled Access: 
“The Chinese Mayor”
Special Jury Award for Impact: “Pervert Park”
Special Jury Award for Editing: 
Jim Scott, “How to Change the World”
OTHER AWARDS
Best of Next Audience Award: “James White”
Alfred P. Sloan Feature Film Prize:
 “The Stanford Prison Experiment”