Robin Williams, un genio straordinario che amava la semplicità e i ‘pensieri felici’

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Il maestro Akira Kurosawa, dall’alto della sua sconfinata saggezza, parlando del suo testamento di realismo fantastico intitolato Sogni diceva: “I sogni sono sono la rivelazione dei desideri inconfessati[…]L’uomo è un genio quando sta sognando; è coraggioso ed intrepido come un genio…”
Un concetto puro, libero e istintivo che racchiude in sé un’idea di libertà e leggerezza, vera polvere magica di quel mondo meraviglioso dove regnano incontrastati la semplicità e una moltitudine di “pensieri felici”.
Era questo l’universo di Robin Williams, un luogo speciale illuminato dal sorriso spontaneo e dallo sguardo espressivo e armonioso di un artista unico, di un genio straordinario che amava sognare ad occhi aperti, vivendo la vita con grande naturalezza e consapevolezza di non prendersi troppo sul serio.
Ricordo da bambino quando, affascinato da qualunque immagine venisse trasmessa in televisione, vidi per la prima volta Hook-Capitano Uncino, fiaba cinematografica firmata da Steven Spielberg destinata a segnare la mia infanzia e il ricordo di tale periodo ancora oggi. La leggenda di Peter Pan, dei bambini sperduti e dell‘Isola che non c’è mi insegnò a viaggiare con la mente, accrescendo dentro di me quel senso di immedesimazione nell’eroe che sapeva esultare con il sorriso sul volto. Mi sentivo Robin Williams nei panni di Peter anche se il personaggio da lui interpretato non era più un bambino ma un adulto che, in realtà, non era mai cresciuto. A distanza di anni, il film è rimasto scolpito nella mia mente, inciso come un ‘pensiero felice’ e un riflesso incondizionato di buonumore.
L’11 agosto 2014, esattamente un anno fa, il tempo si è fermato: la tragica scomparsa di Williams ha sconvolto il mondo intero lasciando un vuoto incolmabile nel cinema mondiale.
Attraverso pellicole memorabili e interpretazioni magistrali, l’istrionico attore è riuscito a plasmare la sua voce ed il suo corpo per offrire al pubblico performance irresistibili, contraddistinte da uno spiccato senso dell’umorismo e da un cotè emozionale, tracciando con meticolosa attenzione argute riflessioni sulla vita. Un mattatore incredibile dalla doppia anima, quella più sensibile in grado di far emergere gli aspetti più nascosti e, talvolta, più dolenti dei suoi personaggi e quella più ironica che lo ha reso un funambolo della comicità, amato da intere generazioni di spettatori. Ma nella sua più totale complessità, Robin Williams aveva uno spirito melodrammatico, a tratti malinconico e agrodolce, che trovava spazio in ogni lavoro cinematografico nonostante la verve grottesca riuscisse in qualche modo ad eclissare questo aspetto ‘contraddittorio’ del suo essere.

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In oltre 30 anni di carriera ha creato e coniato una serie di personaggi entrati indiscutibilmente nell’immaginario collettivo. Come non ricordare il Braccio di Ferro incarnato in Popeye di Robert Altman (1980) o all’avvocato e speaker radiofonico Adrian Cronauer in Good Morning, Vietnam (1987), e ancora il fantastico professor John Keating ne L’attimo fuggente di Peter Weir (1989) o l’eterno Peter ‘Pan’ Bunny in Hook – Capitan Uncino di Steven Spielberg (1991). E poi tanti altri: da Henry Sagan “Parry” ne La leggenda del re pescatore di Terry Gilliam alla tata di Mrs. Doubtfire di Chris Columbus (1993), con il quale ha lavorato anche ne L’Uomo Bicentenario, passando per Alan Parrish in Jumanji di Joe Johnston (1995) e il dottor Sean McGuire in Will Hunting-Genio Ribelle, ruolo che gli valse il premio Oscar come Miglior attore non protagonista nel 1998, fino ad arrivare al clown-terapeuta di Patch Adams (1998). Nel periodo più recentemente ha dato vita inoltre al serial killer Walter Finch in Insomnia di Christopher Nolan, poi nel 2007 al simpatico Reverendo Frank in Licenza di Matrimonio ed infine al presidente Theodore Roosevelt interpretato, accanto a Ben Stiller, nella trilogia di Una notte al museo (2006, 2009, 2014).
Un artista a tutto tondo dotato di un’innata capacità comica che ha contribuito a renderlo una personalità impattante e straripante nel panorama cinematografico internazionale, acclamato dal grande pubblico ed apprezzato dai numerosi colleghi del settore che hanno avuto l’onore e il piacere di condividere la scena e di aver vissuto insieme a lui autentiche avventure.

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