Matrix: in arrivo un reboot/spin-off del cult con Keanu Reeves?

Negli ultimi giorni una notizia ha fatto il giro del web.

Warner Bros. avrebbe messo in cantiere un remake/reboot di Matrix, uno dei più strepitosi film di fantascienza degli ultimi decenni.

Le notizie e i primi rumors davano Michael B. Jordan (Creed – Nato Per Combattere) come possibile protagonista e Zak Penn come sceneggiatore.

A causa dell’indignazione dei fan della saga, Penn ha pubblicato su Twitter un post in cui dichiara:

Tutto quello che posso dire a questo punto è che nessuno potrebbe o dovrebbe riavviare il Matrix. Le persone che conoscono Animatrix e fumetti capiranno. Non posso commentare nulla se non per dire che la parola “reboot” e “remake” provenivano da un articolo. Smettiamola di rispondere alle notizie imprecise. Se dovessi fare un recasting di Keanu Reeves, sceglierei Keanu Reeves. Perché non ridistribuire in sala Matrix? Non facciamo un reboot, non si può fare meglio. Se voglio vedere più storie ambientate nell’universo di Matrix? Sì. Perché è un’idea brillante che genera grandi storie. Guardate quello che stanno facendo con l’universo X-Men. Tra Logan, Legion e Deadpool, qualcuno vuole che si fermino? Io no.

La diatriba telematica fra un gruppo di persone ha dato vita a diversi post dello sceneggiatore:

Sto lavorando sul reboot di Ready Player One. Stesso team creativo e cast. Per essere rilasciato in concomitanza con l’originale.

Zak Penn si riferisce ironicamente all’attesissimo sci-fi diretto da Steven Spielberg di cui è sceneggiatore insieme a Ernest Cline, scrittore del romanzo da cui è tratto.

Animatrix è un film in 9 episodi ambientato nel mondo digitale di Matrix. Un progetto nato nel 2003 dalla divisione nippo-americana della Warner Bros che ha coinvolto i più illustri registi e animatori giapponesi di anime.

Le stesse sorelle Wachowski hanno contribuito a questa serie scrivendo i primi tre episodi.

Nel 2019 Matrix festeggerà il suo 20° compleanno. Sarà l’anno di un possibile spin-off del franchise? Arriverà un nuovo film? Ai posteri l’ardua sentenza.

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