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Mike Flanagan dirigerà l’adattamento targato Netflix de Il Gioco di Gerald
Pare che il 2016 sarà un anno carico di soddisfazioni per il regista Mike Flanagan, con già  due pellicole che negli ultimi mesi hanno riscosso un discreto indice di gradimento (Somnia e Hush), mentre tra un mese arriverà nelle nostre sale la sua ultima fatica, Ouija- L’Origine del Male.
E’ stata forse questa ondata di successo  una delle ragioni che hanno indotto il cineasta di Salem a mettere in cantiere un ambizioso progetto, ovvero l’adattamento cinematografico de Il Gioco di Gerald, romanzo di genere thriller-psicologico nato dalla penna di Stephen King nel 1992.
Il libro narra di una coppia, Gerald e Jessie, in cui la passione di lui per i giochi erotici si rivelerà fatale: durante un rapporto, resta infatti ucciso da un attacco di cuore, lasciando Jessie ammanettata al letto, immobilizzata e senza nessuno che possa aiutarla, costretta a passare giorni in questa condizione in preda al terrore e alla pazzia.
Sono ormai anni che Flanagan investe tempo e risorse mentali nel tentativo di realizzare questa trasposizione. Già nel 2014 il regista rese noto di voler cominciare a dirigere il film, finendo però in un nulla di fatto viste le evidenti difficoltà realizzative, sia dal punto di vista della narrazione che (soprattutto) della produzione e distribuzione.
“Se conoscete il materiale originale, saprete già che presenta delle notevoli sfide. E non parlo tanto di quelle cinematografiche, anche se son circa dieci anni che penso a come gestirne l’adattamento. Parlo proprio di ostacoli produttivi e distributivi, di obiezioni tipo ‘Sì, amiamo i tuoi film e amiamo Stephen King ma proprio questa storia, questa storia così particolare? Non sappiamo se potrà funzionare’. Si andrebbe a intaccare eccessivamente la sua struttura narrativa che è una cosa che non voglio assolutamente fare.”
La storia del cinema è piena di progetti che hanno fatto storcere il naso alle major e sono finiti inesorabilmente per essere stroncati sul nascere. Ed è qui che entra in gioco Netflix, non a caso distributore proprio del recente film di Flanagan, Hush.
“Quelli di Netflix, considerato l’esito di Hush, mi hanno detto ‘Siamo molto interessati al progetto e vogliamo che sia fatto a modo tuo’. Questo elimina completamente le ansie generate dalle proiezioni di prova del lungometraggio per stabilire i campioni demografici dei potenziali spettatori e tutte quelle questioni che entrano in ballo quando cerchi di capire come vendere una pellicola ai mercati di tutto il mondo.”

Ouija: Origin Of Evil (2016)

Ora che Flanagan ha finalmente luce verde, non resta che augurargli un buon lavoro, e siamo sicuri che il suo talento sarà almeno pari (se non superiore) alla sua passione per il romanzo di King, a proposito del quale ha dichiarato:
“Stephen King è il mio eroe sin da quando ero bambino e, riguardo all’essere un suo fan, mi sono abituato alla brutta sensazione che si ha nel  vedere gli adattamenti cinematografici delle sue opere e accorgersi che c’è qualcosa che non funziona, che il libro che ho tanto amato non è stato trasposto correttamente – con dovute eccezioni. E’ solo che, per ogni Shawshank Redemption, Il Miglio Verde o Stand by Me, ci sono… gli altri, e fa davvero male! E’ molto importante per me, in quanto fan, non far parte di quel mucchio. Ho amato Il Gioco di Gerald fin dal primo minuto; avevo la pelle d’oca sulle braccia e sul collo quando lo finii, e ricordo che feci un sospiro e dissi: ‘Voglio fare di questo libro un film… ma è impossibile da girare’ (ridendo). Poi agitai la testa pensando ‘Se riuscissi in questa impresa, potrebbe essere uno dei più grandi adattamenti di King di sempre’.”
Fonte: Rue Morgue