oats studios
Il logo degli Oats Studios di Neill Blomkamp
Ormai è diventato un appuntamento obbligato e graditissimo. Stiamo parlando del momento in cui arriva una notifica dal canale YouTube degli Oats Studios. Per ogni appassionato della Weird Science, non che della fantascienza più sperimentale, i corti della casa di produzione di Neill Blomkamp sono uno dei momenti più stimolanti della settimana.
A sorpresa (ma neanche troppa a dire il vero, visto lo sviluppo del canale) sono comparsi in rete tre nuovi episodi di Cooking With Bill. L’inquietante televendita, dal sapore vintage, mostra le ultime trovate tecnologiche in tema di elettrodomestici per la cucina. Ma i bizzarri prodotti saranno in grado di realizzare ciò per cui sono stati costruiti? Ovviamente no.
Da qui, come nel primo episodioCooking With Bill costruisce la propria ragion d’essere, non che l’aspettativa di chi guarda, sulla prevedibilità. Sappiamo che sta per succedere qualcosa di ridicolo ed inquietante. Non resta quindi che osservare e attendere il peggio.
Vi lasciamo ora alle tre puntate, ci sentiamo dopo per un paio di considerazioni aggiuntive su cosa sia veramente Cooking With Bill.

Cooking With Bill: Sushi

Cooking With Bill: PrestoVeg

Cooking With Bill: Smoothie

La bellezza di questi corti sta soprattutto nel mettere in scena una comicità black e surreale. L’insensatezza è la pasta su cui è modellata tutta l’impalcatura narrativa. Eppure i fan degli Oats si stanno chiedendo se alla fine della prima stagione non si nasconda una rivelazione. Facciamo chiarezza: Bill è un goffo venditore, che sembra non avere dimestichezza con i prodotti che vende. In particolare nella prima puntata l’uomo si tagliava di netto la mano maneggiando un “mega coltello”. Nell’episodio successivo, quello del Sushi, la mano viene abilmente celata per gran parte del corto. Avrà ancora le dita? la risposta è sì. Una guarigione miracolosa che rende il tutto ancora più bizzarro e comico. Come in un macabro cartone animato.
Cooking With Bill
Cooking With Bill
Gli elettrodomestici sembrano invece usciti direttamente da un film di Cronenberg tanto sono meccanicamente ossessionati dalla carne. Capelli di donna, interiora umane, questo è l’esito del lavoro della macchina.
Alcuni utenti stanno iniziando quindi a chiedersi se Bill e la sua collega non siano in realtà in una sorta di purgatorio, costretti a vendere strumenti per la cucina che, il più delle volte, si rivoltano contro loro stessi. Altri sostengono che i due siano stati rapiti e costretti a registrare la trasmissione da un’associazione segreta. La teoria che sembra funzionare di più è invece quella della pista aliena: e se dietro la goffaggine di Bill si celasse una cospirazione aliena? Secondo questa ipotesi una razza extraterrestre di replicanti sta cercando di mimetizzarsi tra la popolazione umana ma, data la ‘passione divoratrice’ dei terrestri, fatica a nascondersi dietro il velo mediatico. Queste sono tutte suggestioni molto curiose anche se, probabilmente, i Cooking With Bill vanno visti come una satira graffiante e grottesca al mondo iper-mediatico (intriso di media) e disumano che stiamo osservando nella contemporaneità.
Non ci resta che attendere le prossime sorprese degli Oats Studios.