QUALI SONO I MIGLIORI FILM AMBIENTATI IN UNA STANZA?
LA NOSTRA TOP 15

In una situazione così difficile in molti cercano la compagnia di un film. Meglio se un grande film e, forse, meglio ancora se un grande film che può aiutare ad “esorcizzare” il momento.
Proprio per questo abbiamo pensato ad una lista di grandi film (qui in ordine cronologico) in cui la macchina da presa, proprio come noi, non abbandona la stanza in cui si trova. Dagli anni ’40 a oggi, dal cinema commerciale agli autori europei, dai classici al mondo indie, ce n’è per tutti i gusti… L’unico elemento comune: non si esce!
Ecco la nostra top 15 dei migliori film ambientati in una stanza.

1. Nodo alla gola (Alfred Hitchcock, 1948)

film ambientati in una stanza

Primo film a colori del maestro del brivido, famoso soprattutto per essere composto dai pochi lunghi piani sequenza assemblati in modo da apparire come un’unica ripresa continua. Come sempre l’omicidio viene consumato, il cadavere occultato e il caso risolto… ma questa volta tutto si svolge in un lussuoso appartamento di New York.

2. La finestra sul cortile (Alfred Hitchcock, 1954)

film ambientati in una stanza

Capolavoro che ha segnato la storia e la teoria del cinema. James Stewart interpreta un fotoreporter che indaga su un possibile omicidio. Rigorosamente dalla finestra di casa sua, dal momento che si trova su una sedia a rotelle per la frattura di una gamba.

3. La parola ai giurati (Sidney Lumet, 1957)

Una giuria si ritrova in una stanza del tribunale per deliberare su un caso di omicidio apparentemente chiaro. L’unanimità sembra scontata, ma forse c’è un ragionevole dubbio.

4. L’angelo sterminatore (Luis Bunuel, 1962)

Il campione del surrealismo cinematografico sceglie una sala da pranzo per mettere in scena una delle sue più aspre critiche ai comportamenti e alle ipocrisie del mondo borghese. Perché i partecipanti della cena non riescono ad andarsene, nonostante non ci sia niente ad impedirglielo?

5. Gli insospettabili (Joseph L. Mankiewicz, 1972)

Raffinato scontro tra Laurence Olivier e Michael Caine, che in una villa di campagna si fronteggiano sui temi più disparati in un vero e proprio duello all’ultima parola (e non solo).

6. Le lacrime amare di Petra von Kant (Rainer Werner Fassbinder, 1972)

Adattamento dell’omonimo dramma teatrale di Fassbinder, che come al solito porta lo spettatore in un mondo grottesco e crudele in cui regna la deformazione dei rapporti umani. In questa occasione il regista lo fa senza mai uscire da una camera da letto.

7. La mia cena con André (Louis Malle, 1981)

Progetto sperimentale del regista francese in cui Wallace Shawn e André Gregory, che interpretano loro stessi, si ritrovano a cena in un ristorante per discutere dei temi più disparati. Brillante e girato con estrema raffinatezza.

8. Almanacco d’autunno (Béla Tarr, 1984)

Senza dubbio il film più “difficile” tra quelli proposti. Una delle poche opere a colori del grande autore ungherese, racconta i complessi rapporti interpersonali che caratterizzano la convivenza in un appartamento antico. Kammerspiel girato magistralmente che segna una svolta nella poetica dell’autore.

9. Breakfast Club (John Hughes, 1985)

Cult generazionale per gli amanti del cinema anni ’80. Cinque studenti si ritrovano in punizione nella biblioteca scolastica e scopriranno di avere in comune più di quanto non sembri.

10. The Big Kahuna (John Swanbeck, 1999)

Questa volta siamo in una camera d’albergo: Kevin Spacey e Danny DeVito sono due vecchi e abili venditori che devono riuscire a entrare in contatto con un grosso cliente, ma per farlo hanno bisogno dell’aiuto del giovane e ingenuo Peter Facinelli.

11. Tape (Richard Linklater, 2001)

Non poteva mancare in questa selezione un piccolo gioiellino del cinema indipendente a stelle e strisce. Ethan Hawke, Uma Thurman e Robert Sean Leonard, amici ai tempi della scuola, si ritrovano dopo anni nella stanza di un motel. Riemergeranno vecchi dissapori e segreti tenuti nascosti per troppo tempo.

12. L’uomo che venne dalla Terra (Richard Schenkman, 2007)

Non solo battaglie intergalattiche e viaggi nello spazio/tempo: la fantascienza si può inserire anche in questo contesto. E se un professore rivelasse di essere un uomo di Cro-Magnon sopravvissuto per 14mila anni e volesse raccontarlo?

13. Sunset Limited (Tommy Lee Jones, 2011)

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Tratto dall’omonima opera di Cormac McCarthy e sceneggiato dal drammaturgo stesso, questo piccolo grande film vede protagonisti due uomini agli antipodi (Tommy Lee Jones è un professore cinico, ateo e aspirante suicida mentre Samuel L. Jackson un operaio ex galeotto e fermamente cristiano) discutere seduti ad un tavolino sul senso della vita.

14. Carnage (Roman Polanski, 2011)

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Super cast per uno dei film di Polanski più azzeccati dell’ultimo decennio. Due coppie di genitori si ritrovano in casa per chiarirsi a seguito del litigio dei figli piccoli. Quella che parte come una pacata conversazione tra adulti, però, riserva più sorprese del previsto.

15. The Hateful Eight (Quentin Tarantino, 2015)

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Difficile concludere meglio questa carrellata. Nel mezzo di un glaciale inverno del Wyoming, un cacciatore di taglie trova rifugio nell’accogliente “Emporio di Minnie”. Che però forse non è proprio così accogliente… Il consueto cast di grandi stelle, per il consueto grande film di Quentin Tarantino.