rubrica ok 1_film in uscita
I FILM IN USCITA L’11 FEBBRAIO
Torna l’appuntamento con “Il Bello, Il Brutto, Il Cattivo”, la rubrica dinamica e veloce con consigli mirati, pungenti ed efficaci per guidarvi alla scoperta dei film più significativi e delle novità cinematografiche del momento.
PERFETTI SCONOSCIUTI
di Paolo Genovese con Giuseppe Battiston, Anna Foglietta, Marco Giallini, Edoardo Leo, Valerio Mastandrea, Alba Rohrwacher, Kasia Smutniak
(commedia)
Paolo Genovese torna al cinema con una nuova commedia, divertente, delicata, attenta al nuovo millennio. Col pretesto di vedere in compagnia l’eclisse di luna, riunisce in un bell’appartamento romano, intorno ad un tavolo, un gruppo di amici che si conosce sin dall’infanzia. Sono sette e rispecchiano vizi e virtù di molti di noi. Facile l’immedesimazione e facile temere per loro quando decidono di fare un gioco pericolosissimo: mettere i propri cellulari sul tavolo e rispondere a messaggi e chiamate con viva voce. “Intanto siamo cresciuti insieme, cosa potrà mai accadere?” pensano… sarà un disastro!
Perfetti Sconosciuti è una dramedy che fotografa le umane certezze (di avere sempre tutto sotto controllo), debolezze (abbiamo tutti piccoli segreti che, talvolta, sarebbe meglio sottacere) e differenze, in cui i nostri alter-ego fittizi, nonostante siano adulti e consapevoli, quasi senza accorgersene, rischiano di mettere a repentaglio amicizie, amori e credibilità, prima di arrivare a dessert. Grande monito per tutti noi di proteggere chi amiamo e di impedire alla tecnologia di invadere il nostro intimo. Un ottimo cast, avvolto da una calda luce, fa il resto. Dolce e amaro.

ZOOLANDER 2
di e con Ben Stiller, Owen Wilson, Penelope Cruz, Will Ferrell, Justin Theroux, Benedict Cumberbatch, Justin Bibier, Olivia Munn, Kristen Wiig
(spy comedy)
A distanza di 15 anni dall’irresistibile cult sul mondo della moda maschile, Ben Stiller torna al cinema per riportare in scena il suo personaggio più iconico ed eclettico, Derek Zoolander, nell’attesissimo sequel Zoolander 2. Il regista e leader dei Frat Pack firma una spy comedy che fa leva con ironia sul concetto dell’assurdo e dell’inconsapevole idiozia, piena di dilemmi esistenziali e dubbi tanto semplici quanto amletici (Who am i?, Chi sono Io?), dei super modelli dall’ego spropositato che vivono della loro bellezza, idealizzandola a status symbol. Scritto da Stiller insieme a Justin Theroux, Nicholas Stoller e John Hamburg, il film beneficia di un brillante lavoro a livello narrativo, mescolando diversi generi, dallo spionistico alla commedia, dall’action al fantasy, passando per il demenziale moderno e il cinecomic, per creare un concentrato esplosivo di divertimento e auto-citazionismo. Il cast, così come nel precedente film, è strepitoso: Ben Stiller, Owen Wilson e Will Ferrell, coadiuvati da una conturbante Penelope Cruz e da Kristen Wiig, riescono a donare alla pellicola un trasporto evocativo, ricalcando il mito di quei personaggi che sono entrati col passare del tempo nell’immaginario collettivo e nella cultura di massa. Tra giochi di parole, situazioni comiche e paradossali, ed omaggi  referenziali al cinema (i blockbuster Marvel, Star Wars, Rocky Horror Pictures Show)Zoolander 2 ha dunque tutte le carte in regola per diventare, in maniera differente, un cult come il suo predecessore. Funambolico.

SINGLE MA NON TROPPO
di Christian Ditter con Dakota Johnson, Rebel Wilson, Alison Brie, Leslie Mann, Damon Wayans Jr., Jacob Lacy
(commedia)
Esiste un modo giusto di essere single? Ecco la domanda da cui si sviluppa la trama di Single ma non troppo, adattamento per grande schermo del romanzo omonimo di Liz Tuccillo (tra gli autori di Sex and the City), che esce con tempismo perfetto per sedurre le coppie che amano festeggiare nel buio della sala il loro San Valentino. Rebel Wilson è ancora una volta mattatrice con un personaggio, Robin, che è una single irriverente, sopra le righe, dalla battuta volgarotta quanto basta per tenere il pubblico desto sino ai titoli di coda. Al suo fianco l’appena trasferita Alice (Dakota Johnson). Insieme le due donne vivranno la loro single-tudine nella Grande Mela. La città che non dorme mai è, infatti, il luogo perfetto in cui esplorare i cuori infranti in cerca di divertimento di una sera, l’amore di una vita, o tutto ciò che sta tra questi due estremi.
A dirigere la pellicola c’è il giovane (è del 1977) regista tedesco Christian Ditter, che riesce a confezionare una commedia sentimentale con molti spunti per ridere che probabilmente renderà a forma di cuore gli occhi di chi guarda. Perché alla fine essere single non è per forza una pesante croce da portare. Leggero.

L’ULTIMA PAROLA – LA VERA STORIA DI DALTON TRUMBO
di Jay Roach con Bryan Cranston, Diane Lane, Helen Mirren, John Goodman, Elle Fanning, Louis C. K.
(dramma biografico)
Negli anni ‘40 Dalton Trumbo era uno degli sceneggiatori più geniali, pagati e ricercati di Hollywood. Il suo attivismo politico, le sue idee di libertà e parità, e lo spettro del comunismo però spazzarono via i suoi sogni e le sue speranze trascinandolo in un girone infernale. Lo scrittore dovette superare la pubblica ignominia, sopravvisse all’umiliazione del carcere e riuscì a ovviare all’impossibilità di lavorare col proprio nome sino al giorno in cui ottenne piena riabilitazione, molto – molto – tempo dopo.
Il film L’ultima parola – la vera storia di Dalton Trumbo, diretto da Jay Roach vede una parata di stelle, amatissime dal pubblico, tra tutti Helen Mirren, John Goodmann e Bryan Cranston. Quest’ultimo, acclamato mondialmente per il suo personaggio in Breaking Bad, ci rigala in quest’occasione una performance monumentale che merita tutte le nomination e le statuette sino ad ora guadagnate e che potrebbe essere la variabile inattesa alla prossima notte degli Oscar®. Al suo fianco, un cast di prima classe incorniciato da una fotografia molto retrò. Secondo gli attenti osservatori, molte sono le licenze poetiche prese nel ricostruire la storia della movimentata esistenza di Trumbo. Qualunque sia la verità, la pellicola è godibile. Visione consigliata a tutti, a chi sa e chi non sa. Patinato.

THE END OF THE TOUR
di James Ponsoldt con Jason Segel, Jesse Eisenberg
(drammatico)
Due scrittori, due persone, due menti fini, si ritrovano confinate in uno spazio ristretto per cinque lunghi giorni di convivenza, durante i quali il primo ha il compito di intervistare il secondo per conto del magazine Rolling Stone. Il giornalista si chiama David Lipsky e la star (della letteratura) di cui parlare è David Foster Wallace. Le conversazioni saranno senza fine, talvolta intime, altre volte divertenti, sempre intellettualmente elevate.
Siamo a metà anni ’90, poco dopo la pubblicazione di Infinite Jest, il capolavoro che segnò l’incoronazione di Wallace a icona di una generazione. Purtroppo l’uomo era tanto acuto quanto fragile e, pochi anni dopo, decise di farla finita. Il ricordo più intimo, intenso, autentico di quell’incontro fu quello di Lipsky. Oggi il giornalista ha il volto di Jesse Eisenberg e di fronte a lui si impone Jason Segel, che con sorprendete naturalezza riesce a riportare per un attimo in vita l’autore scomparso. THE END OF THE TOUR è il classico regalo che ci può fare solo un festival del cinema del calibro del Sundance: catalizza, commuove, fa sospirare. Solido.

Vissia Menza & Andrea Rurali
Articolo pubblicato anche su MaSeDomani.com
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